Coniugare ordinarietà, normalità, o addirittura la banalità della vita quotidiana con l’innovazione. E’ questo il segreto del successo di molte start-up, come dimostra il caso di Hello Alfred.
L’idea è nata durante il periodo universitario. Gli orari estenuanti degli studi non permettevano loro di mantenere pulito il proprio appartamento. Due giovani studentesse di Harvard, Marcela Sapone e Jessica Beck, decidono allora di cercare su internet qualcuno che sbrighi le faccende domestiche.
Così le due ragazze fondano a Boston nel 2013 Hello Alfred (helloalfred.com), una start-up che permette, attraverso una app sul proprio cellulare, di avere a costi accessibili un vero e proprio maggiordomo, qualcuno che per te fa la spesa, si occupa del bucato e ti pulisce la casa.
L’idea riscuote subito successo. La società vince numerosi premi ma il punto di svolta arriva nel 2014 quando Marcela e Jessica volano a San Francisco per partecipare al TechCrunch Disrupt, un’importante competizione tra start-up. Anche lì Hello Alfred risulta vincitrice.
Le due giovani imprenditrici decidono quindi di trasferirsi a New York e di basare lì la società, non a caso nella più grande città degli Stati Uniti e con la più alta densità di popolazione.
Da quel momento Hello Alfred – che prende il nome dal maggiordomo di Bruce Wayne, alias Batman – comincia a svilupparsi e a crescere sempre di più, grazie anche a ingenti finanziamenti che arrivano da soggetti privati che credono nel progetto del maggiordomo da contattare con una app sul cellulare.
Nel 2015 la società di Marcela e Jessica acquisisce parte di Wun Wun, una start-up che permette ai cittadini di New York e di San Francisco di comprare tramite una app qualunque prodotto e riceverlo a casa entro un’ora. Secondo gli ultimi dati relativi al primo semestre del 2016 Hello Alfred ha triplicato i ricavi.
Inizialmente nata per semplificare la vita a singoli cittadini troppo occupati per sbrigare le faccende di casa, oggi Hello Alfred stringe accordi con società che gestiscono interi condomini a New York, e questo – a detta delle sue fondatrici – è solo il primo passo di un piano di espansione e di sviluppo della società.
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